I Carabinieri di Isernia in collaborazione con quelli del Nucleo
Ispettorato del Lavoro, hanno denunciato alla competente Autorità
Giudiziaria un imprenditore del luogo che occupava presso la
propria ditta tre operai di nazionalità ucraina, privi di permesso
di soggiorno e di regolare contratto di lavoro. Ai tre, impiegati
per lavori nel settore edile, tra l’altro non venivano garantite
le prescritte misure di sicurezza contro gli infortuni sui luoghi
di lavoro. Nella circostanza è stato anche emesso un provvedimento
di sospensione dell’attività imprenditoriale.
E’ stato sorpreso dai Carabinieri del Nucleo Operativo e
Radiomobile della Compagnia di Agnone, mentre si recava in un
istituto di scuole medie superiori della cittadina alto molisana,
per frequentare le lezioni, armato di una “noccoliera tirapugni”
di genere vietato. Lo studente, occultava l’arma, che è stata
sottoposta a sequestro, all’interno dei pantaloni. Ora le indagini
dei militari sono finalizzate ad accertare se l’episodio possa
essere legato ad eventuali atti di bullismo all’interno
dell’istituto o se il giovane portava con sé il pericoloso oggetto
con lo scopo di utilizzarlo per altri motivi. Intanto nei
confronti del giovane è scattata una denuncia per porto abusivo di
armi. I Carabinieri della Stazione di Montaquila, hanno scoperto
in una località periferica del paese, un fabbricato in fase di
realizzazione, in assenza delle prescritte concessioni edilizie ed
in luogo sottoposto a severi vincoli paesaggistici ed ambientali.
I successivi accertamenti hanno portato alla identificazione del
proprietario, un pensionato del luogo, che è stato denunciato alla
Procura della Repubblica di Isernia per il reato di abusivismo
edilizio. La dettagliata informativa inviata all’Autorità
Giudiziaria, potrebbe portare nelle prossime ore ad un
provvedimento di sequestro della struttura. Intanto continua il
monitoraggio anche in altre zone del territorio della provincia,
ritenuto particolarmente sensibile sotto il profilo del patrimonio
paesaggistico e naturalistico, al fine di prevenire reati di
criminalità ambientale.
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